Quarant’anni di accoglienza, di solidarietà, di amicizia tra Sesto e il Popolo saharawi attraverso quarant’anni di immagini, di fotografie che ripercorrono il progetto “Piccoli ambasciatori di pace”: sarà visitabile fino al prossimo 13 gennaio la mostra allestita in municipio dall’associazione Ban Slout Larbi in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
Dal 1983 ad oggi oltre tremila bambini saharawi hanno avuto l’opportunità di trascorrere l’estate in Toscana, evitando per alcune settimane il caldo torrido dei campi profughi di Tindouf, in Algeria, dove la popolazione saharawi ha riparato in seguito all’invasione marocchina a metà degli anni Settanta. Quasi fortuito fu l’avvio del progetto: appreso che un gruppo di bambini saharawi soggiornava presso il Centro sociale Luzzi ospite del sindacato dei metalmeccanici, il sindaco Elio Marini volle riceverli, venendo a conoscenza della causa saharawi. Quell’incontro aprì la strada per il patto di amicizia tra il Comune di Sesto e Mahbes, sottoscritto il 1 settembre 1984 e diede il via al progetto di accoglienza che nel 2023 ha tagliato il traguardo dei quarant’anni.
La mostra, realizzata con il contributo di Alia Servizi Ambientali e il patrocinio del Sagas dell’Università degli Studi di Firenze, si avvale di un lavoro di ricerca e d’archivio che ha permesso di recuperare documenti e fotografie che testimoniano quattro decenni di accoglienza ad opera dell’Amministrazione comunale, dell’associazione pro Saharawi Ban Slout Larbi e di numerosissime realtà del territorio.
La mostra è visitabile nei giorni e negli orari di apertura al pubblico del Palazzo comunale (lunedì, mercoledì, venerdì 8-16,45; martedì e giovedì 8-18; sabato 8-12,30).
“Da tanti anni, come comitato prima e come associazione poi, curiamo l’accoglienza delle bambine e dei bambini saharawi, piccoli testimoni della lotta del loro popolo per la libertà e l’autodeterminazione – afferma il presidente dell’associazione Ban Slout Larbi Sandro Volpe – Con questa mostra vogliamo celebrare una lunga storia di amicizia tra Sesto e il Popolo saharawi, ma soprattutto rilanciare l’importanza della lotta per l’autodeterminazione del Fronte Polisario”.
“L’arrivo dei bambini saharawi è un appuntamento atteso e importante per la nostra città, la prima in Italia a sostenere la causa saharawi con un patto di amicizia – afferma il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi – Attraverso le immagini di questa mostra, ripercorriamo quattro decenni di impegno delle istituzioni e di tutto il territorio per l’affermazione della giustizia e per la lotta di un popolo che da mezzo secolo, nella cinica indifferenza della comunità internazionale, aspetta di vedersi riconosciuto il proprio diritto all’autodeterminazione”.